Vicino alla Mesopotamia, in un territorio che oggi appartiene in gran parte all’attuale Turchia, si stabilì dal 2000 a.C. il popolo degli Ittiti.
Attratti anch’essi dalle fertili terre della Mesopotamia, intorno al 1600 a.C. conquistarono il regno babilonese e posero la loro capitale ad Hattusa.
Praticavano l’agricoltura e la pastorizia e allevavano cavalli, che avevano imparato a domare e a cavalcare con abilità.
Erano anche bravi artigiani: si distinguevano dai popoli che li avevano preceduti perché sapevano lavorare il ferro, un metallo molto più resistente del bronzo. Con il ferro fabbricavano spade, corazze e scudi. Avevano perciò un esercito fortissimo, dotato di armi robuste e carri da guerra con ruote a raggi, più leggere di quelle piene utilizzate dai Sumeri.
Inoltre i carri ittiti erano trainati da cavalli e per questo erano agili e veloci.
Grazie alla forza dell’esercito e ai mezzi utilizzati in battaglia, riuscirono a sconfiggere i popoli vicini e a costituire un vasto impero.
Concetti CHIAVE
La civiltà babilonese fu sottomessa intorno al 1600 a.C. dagli Ittiti, un popolo di guerrieri proveniente dall’odierna Turchia.
Gli Ittiti si distinguevano dagli altri popoli perché sapevano lavorare il ferro e allevavano cavalli. Grazie alle armi in ferro e ai veloci carri con ruote a raggi trainati dai cavalli, gli Ittiti erano forti in guerra e costruirono un vasto impero.