Oirartnoc, la città al contrario

OIRARTNOC, LA CITTÀ AL CONTRARIO

Nelle città normali le mamme gridano ai loro figli: - Basta! Sono stufa di questo disordine! Non voglio più vedere giocattoli in giro, guai a voi se prima di andare a letto non li rimettete tutti a posto. Altrimenti, domani niente gita.
Ma a Oirartnoc le mamme non sopportavano l’ordine e gridavano ai loro figli: - Basta! Sono stufa di questo ordine! Guai a voi se prima di andare a letto non mettete tutto fuori posto. Altrimenti, domani niente gita.
Allora i bambini della città al contrario si precipitavano a mettere tutto in disordine: automobiline sotto il cuscino, cuscino nel trenino, trenino sotto il pigiama, pigiama tra i peluche, peluche con in bocca puzzle, puzzle nelle scarpe, scarpe nella cartella, cartella nell’astuccio, astuccio sotto la cesta, cesta in testa al nano, nano nella felpa...
- Oh, finalmente! - approvava la mamma. - Ma questo disordine deve durare, intesi? Guai a voi se domani rimetterete tutto a posto.

V. Lamarque, Mettete subito in disordine!, Einaudi Ragazzi

SCOPRO IL TESTO

• Qual è l’elemento fantastico del racconto?

I personaggi

Il luogo


SCRIVO

• Nella città al contrario funziona tutto al rovescio! La neve va all’insù, i cani miagolano e fanno le fusa e i gatti abbaiano e fanno la guardia, le zanzare sono vegetariane, i gelati sono caldi... Scegli una di queste situazioni, oppure inventane una tu, e scrivi sul quaderno un breve racconto fantastico.

Letture 3
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