Quel pomeriggio, Nico e Laura scendono verso il torrente, passano sopra il ponte e attraversano un prato. Ecco il bosco. È immenso, arriva quasi alla cima della montagna. In paese lo chiamano «il bosco della strega».
Subito Nico e Laura s’incamminano di buon passo e giungono in una piccola radura.
Nel mezzo c’è una baita. È vecchia e diroccata, ma è abitata. Poco lontano sono tesi i fili per la biancheria. Ma qualcuno ci ha appeso ciambelle e focacce.
Allora i due bambini prendono una ciambella e poi un’altra ancora e una focaccia, anzi due. Sono buonissime.
- Vi ho beccato! - urla all’improvviso una donna orribile fissando i due bambini. È la strega che vive nel bosco!
- E così volevate rubare i miei dolci, eh?
- No, no! - rispondono Nico e Laura terrorizzati.
- Inghiottite svelti! Ho la torta di ragni velenosi nel forno, non posso perdere tempo. Allora, volete entrare?
I due bambini vorrebbero scappare via, ma ubbidiscono.
Così entrano nella grande cucina della strega.
- Adesso mi aiuterete a preparare i biscotti!
I due bambini annuiscono e l’aiutano.
Poi la strega inforna i biscotti.
- Fatto! - esclama la strega. - Vero che è facile?
- Sì - sussurrano i bambini.
- È anche divertente - dice Laura.
- Sono quasi pronti, se vi fermate potrete mangiarli ancora caldi.
- Noi veramente dovremmo tornare a casa.
- Che peccato! Prendetene almeno un po’.
La strega rimane sull’uscio a salutarli, avvolta dal profumo dei suoi dolci.
Maria Vago, Torta di ragni e altre specialità, Edizioni Messaggero Padova