1 C’era una volta Prunella, una principessa che passava ore e ore ad ammirarsi in uno specchio. - Sono proprio perfetta! - diceva, con lo specchio piazzato davanti agli occhi, mentre a pranzo si rovesciava addosso di tutto e spesso pestava la coda ai suoi tre gatti e al cane Pollice.
2 Un giorno, bussò al palazzo una vecchietta. Prunella, pronta per andare a passeggio, se la ritrovò davanti. La vecchietta le chiese gentilmente qualcosa da mangiare, ma Prunella le rispose in modo sgarbato:
- Non posso perdere tempo con pezzenti come te. Vattene!
3 La vecchietta se la prese parecchio e, poiché era una fata, le lanciò immediatamente un incantesimo:
- L’incantesimo durerà finché non farai tre buone azioni - disse.
Ma la principessa non s’impaurì e le chiuse il portone in faccia.
4 La sera, però, guardandosi allo specchio, Prunella vide che il suo naso era polposo e rosso come una prugna: - Oh, no!
Non sarò più perfetta!
E cominciò a piangere lacrime grandi come piselli.
5 La mattina dopo, i tre gatti si piazzarono sul letto della padroncina e le dissero sospirando: - Pensa alle parole della vecchia: fai tre buone azioni, e l’incantesimo finirà!
- E che cosa sono le buone azioni? - domandò Prunella.
- Sono il contrario di quello che fai quando ci pesti le code!
6 Allora, Prunella si mise a passeggiare su e giù nel parco, cercando di pensare a qualche possibile buona azione.
Mentre passeggiava vide uno stormo di pappagalli, che strappavano i panni stesi dalla cameriera nel parco.
- Allontanatevi subito! - li minacciò con la punta dell’ombrellino parasole.
7 In quel preciso istante, vide Pollice inseguito da un poderoso porcello.
La principessa lanciò pietre al porcello panciuto, che scappò via.
Allora Prunella prese tra le braccia Pollice e lo rassicurò.
Per la prima volta, la principessa pensava al suo prossimo!
8 Poi Prunella arrivò allo stagno e vide un Principe che sembrava sul punto di tuffarsi:
- Pensaci, prima di tuffarti! - gli disse Prunella.
- Grazie, Principessa! - le rispose il Principe - Ma io sono un principe povero e non mi rimane nient’altro, oppure… credo che potrei amarti pazzamente.
- Peccato, Principe! - piagnucolò Prunella - Io ho questo naso così ridicolo!
- Non vedo nessun naso ridicolo - disse il principe guardando Prunella.
Era vero. Il naso della principessa era perfettamente a posto.
Margaret Atwood, La principessa Prunella, Mondadori