Ciao diario,
ho il pollice a quattro zampe. La mia missione è salvare gli animali.
Forse è una cosa genetica, visto che mia madre è veterinaria, o magari è il destino.
Infatti, in famiglia, raccontano che sono stata io a salvare Marzapane, anche se non me lo ricordo perché ero troppo piccola.
Comunque è iniziato tutto da lì. Marzapane è la nostra gatta.
Mamma dice che ero al parco giochi con la baby-sitter, che ho visto una signora nascondere qualcosa in un cespuglio e che sono andata a vedere.
Fra le radici c’era una gattina tutta bianca con gli occhi chiusi.
Io probabilmente non sapevo cosa fosse, ma l’ho nascosta nel maglioncino.
La baby-sitter me l’ha trovata quando mi ha preso in braccio per riaccompagnarmi a casa.
Da allora i miei mi chiamano Martina cuore di gatta.
E da allora mi capita sempre qualcosa come in quelle notizie alla TV, tipo «ragazzino ferma cavallo impazzito» o «bimba parla con i delfini al parco acquatico». Solo che i miei amici spesso non mi credono, quando racconto le cose che mi succedono.
Come quella volta quando, ai giardini pubblici, avevo trovato una tartaruga enorme, con il guscio spezzato, e nessuno di loro mi ha preso sul serio.
A ogni modo, per riguadagnare la faccia, ho dovuto fare le foto con il cellulare della mamma e mandarle via mail a tutta la classe!
Ah, dimenticavo! Io adoro fotografare, soprattutto gli animali, quindi quando me ne capita uno a tiro, cerco sempre di scattargli qualche bella foto.
Proprio come ho fatto con la tartaruga, che comunque ora sta bene: mia madre ha chiamato un suo collega specializzato in rettili e le hanno sistemato il guscio con una resina, che sarebbe una specie di colla.
Ciao, caro diario ufficiale delle mie avventure con gli animali!
Martina
Mathilde Bonetti, Il diario di Martina, Mondadori
