Caro Di,
ci risiamo con la confusione del «grande e piccola».
Oggi devo aiutare la mamma a pulire il tappeto che abbiamo in salotto, dato che ormai sono abbastanza grande per usare l’aspirapolvere.
Poi devo mettere a posto la mia camera perché non sono più così piccola da lasciar fare tutto agli altri.
Stasera poi il babbo e la mamma vanno a cena da alcuni amici e mi lasciano a dormire dalla nonna, tanto ormai sono abbastanza grande per dormire una notte senza di loro.
E invece perché sono di nuovo troppo piccola quando si tratta di andare la domenica al cinema qui vicino con Alessio, Lucia e Caterina?
Troppo piccola per sapere da sola se mi piacciono la piscina, la danza e il pianoforte; troppo piccola per spendere i soldi del mio salvadanaio come mi pare? Devo sempre chiedere il permesso alla mamma!
Perché mai mi daranno una paghetta settimanale se poi non la posso spendere? Io vorrei, per esempio, quella rivista con la foto e la firma di quell’attore che fa il mostro nel film Dracula.
La mamma ha detto che la rivista non è per bambini e che nemmeno i film che fanno paura vanno bene.
Certo, io lo so che i film che fanno paura non vanno bene per i bambini, però mi piacciono tanto! Mi diverto un sacco a farmi spaventare dai mostri della televisione o da certi fumetti, anche se poi la notte non riesco a prendere sonno.
Stefano Bordiglioni, Dal diario di una bambina troppo occupata, Einaudi