Racconto AUTOBIOGRAFICO

Dall’India in Italia

Giocavo quando volevo

La mamma mi ha iscritto a un corso di scherma.
Adesso vado in palestra due volte alla settimana.
Certe volte, alle quattro e mezzo del pomeriggio, quando esco da scuola, invece di andare a duellare, me ne starei volentieri in poltrona, spaparanzato davanti alla tv. Oppure andrei a casa di un compagno a giocare.
Ma tutti i miei compagni, al pomeriggio, seguono qualche corso: piscina, tennis, judo, teatro, calcio, chitarra…
Chi va a calcio ci deve andare addirittura tre volte alla settimana!
Anche a me piace giocare a calcio. In India giocavo quando volevo: senza pagare né frequentare nessun corso. A volte non avevo neppure la palla.
Allora io e i miei amici ne costruivamo una con la carta e lo spago.
O con la stoffa, se capitava.
Poi tutti insieme giocavamo in strada o nei campi non coltivati.
Eravamo in tanti, di ogni età: piccoli e grandi. Non era come qui, ai corsi italiani, dove prima di iscriverti a uno sport ti chiedono in quale anno sei nato, perché guai se giochi con un bambino più grande o più piccolo di te!
In India era tutto più semplice!
Emanuela Nava - Khurshid Mazzoleni, Sognando l’India, Piemme

La luna è sempre la stessa

Quando vivevo in India, vicino alla mia casa c’era un lago grandissimo. Sembrava un mare.
Io e gli altri bambini andavamo sempre lì a giocare e a fare il bagno.
L’acqua era dolce e a me piaceva nuotare. Mi piaceva anche pescare. Pescavo con i miei amici in un piccolo stagno proprio di fronte a casa.
Non pescavo con la canna da pesca, ma con un galleggiante di bambù.
Una sera ho pescato un grosso pesce marrone e blu, l’ho messo in un secchio e sono andato a dormire.
Ma, durante la notte, il pesce è scappato: è saltato fuori dal secchio, si è tuffato nello stagno e si è salvato.
Il giorno dopo l’ho riconosciuto mentre nuotava.
Allora sono rimasto molto male. Però ero contento per il pesce, perché era stato bravo e fortunato.
Adesso che vivo in Italia, i pesci, con la plastica e la carta d’argento, sembrano nati e cresciuti in un frigorifero del supermercato.
Quando mi viene nostalgia dell’India guardo la luna. La luna che si vede dall’India e dall’Italia è sempre la stessa, mi dice la mia mamma.
Emanuela Nava - Khurshid Mazzoleni, Sognando l’India, Piemme

Dal TESTO a ME!

GIOCARE NEL MONDO
• Conosci bambini che provengono da altri paesi?
Fatti raccontare i loro giochi e passatempi preferiti e confrontali con i tuoi.


COMPRENDO IL TESTO

• Sottolinea nel testo le parti in cui il bambino protagonista ricorda i giochi che faceva in India.
• Rispondi con una X.
• Questi racconti autobiografici hanno lo scopo di:
☐ informare.
☐ far conoscere culture diverse.
☐ emozionare.

• Nei due racconti ci sono informazioni esplicite. Rispondi qui e a voce.
• Il narratore è:
☐ un bambino nato in India.
☐ la mamma del bambino.

• La mamma dice sempre a Khurshid che «la luna che si vede dall’India e dall’Italia è sempre la stessa»: perché usa quest’espressione? Che cosa significa?

SUSSIDIARIO DEI LINGUAGGI 4
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