La casetta magica di Jack e Annie fece sosta nella savana africana, poco lontano da un grosso leone, tre leonesse e un gruppo di cuccioli.
- Credo che stiano dormendo - sussurrò Jack.
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- Se le zebre e le giraffe pascolano, vuol dire che i leoni hanno già mangiato, quindi siamo salvi - rifletté Annie ad alta voce.
Insieme cominciarono a muoversi, accucciati in mezzo all’erba. Improvvisamente, una risata stridula ruppe il silenzio. Jack e Annie si fermarono. Le iene! Il leone si mosse pigramente e aprì gli occhi dorati. Poi sollevò la testa e sbadigliò: due enormi denti brillarono al sole.
Jack trattenne il respiro quando lo sguardo del leone si posò su di lui.
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Jack si guardò attorno e vide una giraffa che si stava avvicinando all’albero su cui si era posata la loro casetta magica.
- Andiamo sotto la giraffa! - sussurrò alla sorella, afferrandola per un braccio. L’animale si fermò un attimo. Poi riprese a muoversi verso l’albero.
Jack e Annie camminarono con lei.
Il grosso leone si era alzato e osservava i ragazzini sotto la giraffa.
Quando la scala fu a un paio di metri di distanza, Jack e Annie scattarono e la raggiunsero. Mentre si arrampicavano, il leone ruggì e fece un balzo verso di loro. Le iene risero.
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Jack filò su, veloce come un freccia, e saltò dentro la casetta un attimo dopo la sorella. Erano senza fiato.
Mary Pope Osborne, Leoni nella savana, Piemme