Racconto di PAURA

Il fantasma del dentifricio

LEGGO così!
Leggi in modo attivo rispondendo alle domande che incontri nel testo.

La principessa Lulù se ne stava zitta zitta ad aspettare dietro il ficus benjamin nell’angolo del bagno.
Era sera tardi. Sembrava che tutto il castello dormisse.
Doveva fare giustizia e scoprire chi veniva la notte a svuotare i tubetti di dentifricio della famiglia reale.
Già da tempo la regina accusava Lulù di mangiare il dentifricio mentre si lavava i denti. Ma quella sera si era proprio stufata.

Rispondi.
- Che cosa vuole fare la principessa Lulù?
- Riuscirà ad allontanare il ladro del dentifricio?

Passarono i minuti e le ore, ma del ladro del dentifricio nemmeno l’ombra.
Lulù cominciava già a pensare di interrompere la guardia e andarsene a letto, quando sentì passi furtivi nel corridoio.
Un attimo dopo vide una figura smilza scivolare silenziosa nel bagno.
- Ti ho scoperto! - esclamò la principessa con cattiveria, saltando fuori dal suo nascondiglio.
La figura si fermò e voltò il suo viso pallido. La principessa cominciò a tremare.
Non era un abitante del castello, ma un perfetto sconosciuto.
E che sconosciuto: era uno scheletro!

Ora leggete il dialogo a più voci.

Lulù si sforzò di non cadere svenuta.
- Sei un fantasma? - chiese Lulù, quando si fu ripresa.
- Che sciocchezze! - rispose lo scheletro. - I fantasmi non esistono.
Io sono uno scheletro in carne e ossa. A dire il vero solo ossa.
Gli amici mi chiamano signor Ossi.
- Ci sono altri scheletri qui?
- No. In realtà ho solo un amico, che è una cravatta, e che vive insieme a me nell’armadio del re.
- E anche la cravatta parla? - si meravigliò Lulù.
- No, ma io ci parlo lo stesso. Altrimenti mi annoierei nell’armadio.
Ti dispiace se mi lavo i denti?
- Prego.
Ossi cominciò a spazzolarsi i denti, con tale foga che schizzi di dentifricio andarono a finire da tutte le parti. Quando ebbe finito con i denti, cominciò a pulirsi il cranio con lo spazzolino, poi le ossa delle spalle e infine le ossa delle gambe. Quando finì di spazzolarsi, nel tubetto non era rimasta nemmeno una goccia di dentifricio.
- Ma tu sei prigioniero nell’armadio di papà? Perché non ti ho mai visto?
- È un segreto. A volte, però, ho una gran voglia di uscire per sgranchirmi le ossa. Nell’armadio c’è un silenzio spettrale. Eppure io non sono morto, sono vivo e vegeto! - sospirò, asciugandosi le orbite con l’asciugamano.

Rispondi.
- Che cosa farà Lulù? Lo farà catturare dalle guardie o diventerà sua amica?
Completa la lettura e verificalo!

- Da oggi si cambia! - annunciò Lulù.
Prese lo scheletro sottobraccio e lo condusse in camera sua.
Piret Raud, La principessa e lo scheletro, Sinnos

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