L’ovulo fecondato, cioè che si è unito allo spermatozoo, dà vita a una nuova cellula, lo zigote, che in pochissimo tempo si moltiplicherà e potrà iniziare il suo sviluppo nell’utero materno. Il periodo di nove mesi in cui il piccolo si sviluppa nel corpo della madre si chiama gravidanza.
Avvolto dalla placenta, un organo che lo proteggerà come una coperta, il piccolo riceverà dalla mamma tutte le sostanze necessarie attraverso il cordone ombelicale, un tubo che collega gli apparati circolatori della madre e del bambino.
Ma che cosa accade nei nove mesi di gravidanza?
1 Dal momento in cui è avvenuta la fecondazione, lo zigote incomincia a suddividersi e a moltiplicarsi, formando un grappolo di cellule chiamato embrione.
Dapprima le cellule sono tutte uguali, poi incominciano a differenziarsi, formando organi e apparati del bimbo che nascerà.
2 Dopo due mesi le parti del corpo sono riconoscibili e l’embrione prende il nome di feto.
3 Nei mesi successivi, il bambino in formazione cresce protetto nell’utero che, come un nido elastico, si allarga a poco a poco per poterlo contenere.
Nell’utero il feto è immerso nel liquido amniotico, che lo protegge dagli urti, ed è nutrito attraverso il cordone ombelicale, che lo collega al corpo della madre.
4 Quando è pronto per nascere, il bambino si prepara a uscire mettendosi a testa in giù con braccia e gambe raccolte. Al momento del parto, l’utero si contrae spingendolo fuori dal corpo materno attraverso la vagina.
5 Ora il neonato può vivere da solo, il cordone ombelicale non gli serve più, perciò viene tagliato; gli resterà un nodino in mezzo alla pancia: l’ombelico.