Una volta non c’erano né cielo né terra.
Dèi e draghi mostruosi abitavano l’universo vuoto e nero.
Il più forte fra tutti gli dèi era Marduk, il guerriero.
Una lunga spada pendeva dal suo fianco e le sue mani stringevano fasci di fulmini che squarciavano le tenebre con bagliori accecanti.
Un giorno, Marduk incontrò sulla sua strada un drago.
Il mostro aveva grandi ali piumate e scintillanti di metalli preziosi; dalle sue fauci spalancate usciva un ruggito sordo e minaccioso.
- Chi sei e che cosa vuoi da me? - chiese Marduk al mostro che gli sbarrava la strada.
- Il mio nome è Tiamat - rispose - e voglio te, Marduk. Non riuscirai a vincere Tiamat… il drago degli abissi!
Marduk non rispose.
All’improvviso, il mostro spiccò un gran balzo verso Marduk, il quale non si fece sorprendere. Rapido, gli lanciò contro una rete di luce che fermò il mostro a mezz’aria, impigliandolo fra mille sprazzi luminosi.
Un ruggito assordante tuonò nell’universo.
Marduk sguainò la lunga spada e squarciò il mostro in due.
Appese la schiena del mostro, che era maculata, in alto, perché diventasse il cielo con le stelle, e poggiò un piede sul ventre del mostro, che divenne la terra con i fiumi e gli oceani.
Emanuela Collini, Mondo magico, Emme Edizioni