Gilgamesh e il serpente

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LETTURA ESPLORATIVA
La lettura esplorativa è una lettura veloce, a balzi, che fai quando devi trovare a colpo d’occhio elementi di un testo, oppure che cosa ti interessa di più.


Fai una lettura veloce per individuare la descrizione del protagonista Gilgamesh, re di Uruk, una città sumera. Riquadra la descrizione e rifletti sulle caratteristiche del re sumero.


Nella città di Uruk regnava Gilgamesh, che per due terzi era un dio e per un terzo un uomo. La sua forza era sovrumana, alta e forte la sua persona, bello il suo aspetto.
Al suo fianco, come un fratello, viveva Enkidu. 
Ma un brutto giorno, Enkidu si ammalò e morì.
Allora il re fu preso da una terribile paura: quella della morte.
Aveva capito che gli dèi gli avevano donato tutto, tranne l’immortalità.
Così Gilgamesh non perse tempo e decise di andare a consultare il vecchio Utnapishtin, che conosceva il segreto dell’immortalità.
Gilgamesh percorse tutto il mondo conosciuto e sconosciuto, in lungo e in largo, finché un giorno giunse dove viveva il vecchio saggio.
Utnapishtin gli disse: - Giovanotto, ciò che tu cerchi non lo troverai mai.
Sulla Terra, infatti, non vi è nulla di eterno: tutto ciò che ha un inizio, ha poi una fine. Però, ti svelerò un segreto: nelle profondità del mare c’è una pianta che assomiglia al biancospino, con le spine pungenti come quelle di una rosa. Se un uomo riesce a impossessarsene può riacquistare la gioventù.
Gilgamesh si tuffò nei profondi abissi del mare, trovò la magica pianta e la portò a riva.
Stanco ma felice, decise di riposarsi un po’, prima di riprendere il cammino per ritornare a Uruk.
Mentre schiacciava un pisolino, non vide un serpente che, odorato il profumo della pianta, la divorò.
Non appena l’ebbe assaggiata, il serpente mutò pelle e riacquistò la gioventù.
Quando Gilgamesh si accorse che la preziosa pianta era perduta per sempre, prima si disperò e pianse; ma, poco dopo, si alzò e, rassegnato infine al destino di tutta l’umanità, fece ritorno alla città da dove era venuto e riprese con maggiore saggezza la sua attività di sovrano.
Ecco perché Gilgamesh non poté diventare immortale. Ed ecco perché i serpenti, a primavera, rinnovano la pelle, dando così l’impressione di essere sempre giovani.
Theodor H. Gaaster, Le più antiche storie del mondo, Einaudi

in gioco per LEGGERE
• Sei arrivata/o alla fine del racconto. Adesso puoi fare il gioco del perche: in coppia
con un compagno o una compagna, verificate se avete capito bene la vicenda narrata.
Perche... Gilgamesh si recò dal vecchio Utnapishtin?
Perche... Il saggio disse che non esisteva sulla Terra ciò che il re stava cercando?
Perche... Gilgamesh si tuffò nei profondi abissi?
Perche... Gilgamesh, a un certo punto della vicenda, si sentì felice?
Perche... Gilgamesh, tornato a Uruk, regnò con più saggezza?
Perche... Il popolo dei Sumeri ha inventato questo mito?

LETTURE 4
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