Era notte e Anton se ne stava nel letto, con le coperte tirate fin sopra il mento.
In quel momento sentì uno strano fruscio che sembrava provenire dalla finestra: dietro la tenda c’era un’ombra.
Lentamente, con le ginocchia tremanti, si avvicinò: sul davanzale c’era qualcosa che lo fece rimanere a bocca aperta.
Due occhi venati di sangue, brillanti come due scintille, lo fissavano da un volto bianco come un lenzuolo e una massa di capelli arruffati scendeva in lunghe ciocche su un mantello nero. Una grande bocca si aprì: i denti erano bianchissimi e appuntiti come pugnali.
Anton sentì i capelli rizzarsi sulla testa e il sangue gli si gelò nelle vene.
- Un ............ ! - urlò.
- Tranquillo! - disse il ............
- Io ho il sa…sangue cattivissimo! - farfugliò Anton.
- Ma io non ho fame! - disse il ............ gironzolando nella stanza. Poi si fermò davanti alla libreria.
- Dracula - lesse. - Il mio libro preferito! Me lo presti?
- Se vuoi… - rispose Anton.
Soddisfatto, il ............ fece sparire il libro sotto il mantello.
Poi chiese: - Come ti chiami?
- Anton, e tu?
- Rudiger. Ma tu non hai paura a dormire da solo?
- Sì, un po’- rispose timidamente Anton.
- Anch’io. Ho paura soprattutto del buio - confessò il ............ Poi aggiunse: - Mio padre dice sempre: Rudiger, non sei un ............ , sei un coniglio!
Si guardarono e risero.
Poi il ............ saltò sul davanzale.
- Ehi! E il mio libro? - esclamò Anton.
Ma Rudiger allargò il mantello e si allontanò volando.
Angela Sommer-Bodenburg, Vampiretto, Salani