STORIA

Il regno dei faraoni

A differenza della Mesopotamia, dove si sono succeduti popoli e imperi diversi, l’antico Egitto ha visto fiorire un’unica grande civiltà, quella degli Egizi, durata più di 3 000 anni.

IERI


Le piramidi erano le tombe monumentali dei re dell’Egitto, i faraoni. A Giza si trovano quelle fatte costruire dai faraoni Cheope, Chefren e Micerino. Vicino a esse si erge la Sfinge, una gigantesca statua con il corpo di leone e il volto umano.

Ad Abu Simbel il faraone Ramses II fece scavare nella roccia due imponenti templi. Il tempio maggiore celebra la grandezza del re; quello più piccolo ricorda l’amore del faraone per la sua sposa Nefertari.

Sulle rive del Nilo crescevano spontanee le piante di papiro, da cui gli Egizi ricavavano i fogli sui quali scrivevano.

OGGI


La capitale dell’Egitto è Il Cairo, che sorge nel punto in cui inizia il delta del Nilo. Negli ultimi decenni l’aumento della popolazione è stato così intenso che è abitato perfino il cimitero monumentale.

Il 95% del territorio egiziano è desertico, perciò la popolazione, proprio come accadeva nell’antichità, vive quasi tutta nella valle del Nilo, dove sorgono le principali città.

Il turismo è una grande risorsa per l’Egitto. Le due principali attrattive del Paese sono lo straordinario patrimonio archeologico e le magnifiche spiagge del Mar Rosso.

Per tenere sotto controllo le piene del Nilo e produrre energia elettrica, presso Assuan sono state costruite due imponenti dighe. Quella più grande fu inaugurata nel 1971. Alle spalle della diga, con il tempo le acque hanno formato un lago artificiale, lungo oltre 500 chilometri, che è stato chiamato Lago Nasser.

ATLANTE ANTROPOLOGICO DI STORIA E GEOGRAFIA 4-5
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