STORIA

Il teatro greco

Le origini del teatro risalgono all’antica Grecia. Sembra che questa forma d’arte sia nata durante le feste religiose in onore di Dioniso (dio del vino e della giovinezza), che si tenevano ogni quattro anni ad Atene. Le danze e i canti con cui era celebrato il dio divennero con il tempo veri e propri spettacoli, seguiti con grande entusiasmo da tutta la popolazione.

Il palcoscenico dove recitavano gli attori si chiamava proscenio. Solo gli uomini potevano fare gli attori e interpretavano perciò anche le parti femminili.

In occasione di certe feste religiose, gli spettacoli si susseguivano per tutto il giorno. Gli spettatori portavano con sé il cibo necessario e, se lo spettacolo era scadente, protestavano rumorosamente.

Lo spazio circolare al centro, destinato al coro e ai danzatori, si chiamava orchestra. Il coro, cantando, commentava alcuni momenti dello spettacolo, rivolgendosi ora agli attori, ora al pubblico.

Alle spalle degli attori c’era la scena, che suggeriva l’ambientazione della vicenda.

La cavea era la zona destinata agli spettatori, composta da una serie di gradinate di pietra, disposte intorno all’orchestra.

Storie drammatiche e vicende a lieto fine

I Greci inventarono due tipi di rappresentazione: le tragedie raccontavano storie serie, che suscitavano pietà o paura; le commedie narravano vicende di amori contrastati, erano ricche di battute comiche e avevano un lieto fine. Per recitare gli attori si coprivano il volto con una maschera, che serviva anche per amplificare la voce.

Resti archeologici

Ogni importante città greca era fornita di un teatro. Anche le antiche colonie greche dell’Italia meridionale, e in particolare della Sicilia, conservano i resti dei teatri greci e alcuni di essi sono in ottime condizioni.

ATLANTE ANTROPOLOGICO DI STORIA E GEOGRAFIA 4-5
ATLANTE ANTROPOLOGICO DI STORIA E GEOGRAFIA 4-5
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