STORIA

Il palazzo di Cnosso

Cnosso è famosa per il palazzo del mitico re Minosse, con centinaia di stanze, disposte su più piani, in cui abitavano migliaia di persone.
Il palazzo era dotato di impianti idraulici e fognature. Era ricco di colonne, dipinte di rosso, e le pareti erano decorate con raffinati affreschi.

Negli scantinati, freschi e bui, si trovavano i magazzini dove venivano radunati i prodotti versati dai sudditi come tributi. Grano, vino e olio erano conservati in grossi vasi di terracotta, i pithoi.

Oltre ad aiutare gli uomini nel lavoro dei campi, soprattutto al momento della raccolta dei prodotti, le donne svolgevano diverse attività: c’erano filatrici, tessitrici e anche artigiane, molto abili nella fabbricazione dei vasi.

Nella sala del trono il re celebrava le cerimonie e riceveva sudditi e ospiti. La sala era decorata con affreschi che raffiguravano dei grifoni. I grifoni sono animali leggendari con il corpo di leone e la testa d’aquila. Tra i grifoni erano dipinti dei gigli, fiori sacri per i Cretesi.

Al centro del palazzo, il grande cortile accoglieva la folla durante le feste e la cerimonia religiosa del salto del toro.

Il salto del toro

Questo affresco cretese rappresenta il salto del toro, uno spericolato esercizio atletico che richiedeva di compiere un volteggio acrobatico su un toro in corsa. Gli atleti raffigurati sono due donne (si riconoscono dal colore chiaro della pelle) e un uomo (dipinto con la pelle scura).

Le rovine di Cnosso

Il palazzo di Cnosso fu riportato alla luce agli inizi del XX secolo dall’archeologo inglese Arthur Evans. Del grande palazzo, un tempo chiamato «labirinto» per le sue numerose stanze, oggi si possono visitare diversi ambienti ricchi di affreschi preziosi.

ATLANTE ANTROPOLOGICO DI STORIA E GEOGRAFIA 4-5
ATLANTE ANTROPOLOGICO DI STORIA E GEOGRAFIA 4-5
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