La città era il centro dell’organizzazione sociale. Ma non tutti i Sumeri vi abitavano: contadini e pastori vivevano nei villaggi costruiti tra i campi intorno alla città. Ogni città, con il suo territorio circostante, formava una città-stato.
Il re e i ruoli sociali
A capo di ogni città-stato c’era un re-sacerdote che, con l’aiuto del consiglio degli anziani, governava la città e le campagne circostanti. Tutti lo consideravano come il rappresentante degli dèi protettori della città. Il re stabiliva le leggi, amministrava la giustizia, decideva quali lavori eseguire per canalizzare il fiume, comandava l’esercito. Era anche il capo dei sacerdoti.
Al di sotto del re c’erano i sacerdoti; essi non solo celebravano i riti religiosi, ma erano anche validi studiosi.
I nobili e i funzionari amministravano i terreni e le ricchezze per conto del re.
Gli scribi registravano con la scrittura gli scambi di merci.
I soldati avevano il compito di difendere il re e la città.
Mercanti, artigiani, contadini e pastori formavano il popolo.
I lavori più umili erano svolti dagli schiavi, persone senza alcun diritto.
COMPRENDO E SPIEGO
Rispondi alle singole domande, poi usa le risposte per comporre un discorso unico sulla società dei Sumeri.
• Com’era considerato il re? Quali erano i suoi compiti?
• Chi c’era subito al di sotto di lui? Quale ruolo avevano?
• Quale ruolo avevano i nobili e i funzionari?
• Di che cosa si occupavano gli scribi? E i soldati?
• Da chi era formato il popolo?