Storia e geografia 3

L'ETÀ DEI METALLI



Circa 8 mila anni fa, gli uomini fecero un’altra importante scoperta.
Si accorsero che da alcune pietre lasciate vicino al fuoco colava una sostanza che, raffreddandosi, diventava dura. Era il primo passo verso la scoperta dei metalli e della loro lavorazione.
Il primo metallo a essere lavorato fu il rame, che si trovava facilmente nelle rocce.
Veniva fuso 1 , cioè reso liquido con il calore del fuoco, e poi colato 2 in uno stampo di pietra. Quando si era raffreddato, veniva distaccato 3 dallo stampo e rifinito 4 . La lavorazione dei metalli era svolta da artigiani specializzati: i fabbri.
Dopo il rame furono lavorati l’oro, lo stagno, l’argento e il piombo.
I fabbri scoprirono poi che fondendo insieme rame e stagno si otteneva un metallo più resistente, il bronzo. Più tardi, infine, circa 3 mila anni fa, riuscirono a lavorare il ferro, un metallo durissimo che richiedeva temperature molto alte. Con il ferro realizzarono armi taglienti, falci affilate e aratri resistenti.
Per queste nuove scoperte e invenzioni l’ultima parte del Neolitico viene chiamata anche l’Età dei metalli.




Falcetti per la raccolta dei cereali di epoche diverse: con lama in selce, in rame e in ferro.


Ascia in bronzo.


Punte di lancia in rame.

Storia e geografia 3
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