La pulce e il bue

LA PULCE E IL BUE

Quel giorno una piccola pulce sembrava meno vivace del solito, la noia pareva essersi impossessata di lei.

Decise allora di andare a trovare il bue della fattoria.

Il grande animale pascolava quieto nelle verdeggianti distese erbose che circondavano le stalle, scuotendo di tanto in tanto la sua lunga coda.

Con agili piroette l’animaletto andò a posarsi davanti a lui.

- Salve - strillò con un vocino acuto.

- Oh, buongiorno - rispose gentilmente il bue.

- Sai - disse la piccolina - avevo voglia di chiacchierare con qualcuno.

- Bene, e di cosa vogliamo parlare? - chiese il bue.

- Non so... raccontami un po’ del tuo lavoro.

- Io lavoro per l’uomo e svolgo duri compiti. Il mio padrone è un contadino e per lui tiro l’aratro, obbedendo a ogni suo ordine - spiegò il bue.



SCOPRO IL TESTO

• Dividi la favola in inizio, sviluppoconclusione riempiendo il tassello a lato del testo con i colori corrispondenti (azzurro, arancione e verde).

• Sottolinea nell’inizio l’indicazione del tempo.

• I fatti narrati avvengono:

in un giorno ben preciso

in un giorno imprecisato

- Che buffo! - squittì la piccola pulce. - Io invece non prendo ordini da nessuno e mi riposo quando ne ho voglia. L’unica cosa a cui devo fare attenzione è di non essere schiacciata dalle manacce di qualcuno. Ma tu cosa ne ricavi da tanta fatica?

Il bue, con un moto di commozione nella voce, mormorò: - Quelle mani di cui tu hai paura si trasformano per me in tenere carezze. L’uomo apprezza il lavoro che svolgo per lui e mi ripaga con tanto affetto.

La pulce, stupita dal pianto del suo amico, si allontanò piano ripensando a quanto udito. Chissà, forse quell’affetto di cui il bue parlava con tanta commozione era veramente un bel premio.


MORALE

A volte è difficile comprendere come per certe persone realmente disinteressate l’affetto possa costituire la migliore ricompensa del loro operato.


Esopo


HO CAPITO

• Metti in ordine i fatti numerandoli da 1 a 5.

Il bue dice di essere grato per le carezze di quelle mani.

La pulce si posa davanti al bue.

Il bue parla alla pulce del proprio lavoro.

La pulce se ne va, ripensando alle parole del bue.

La pulce dice che deve fare attenzione a non essere schiacciata dalle mani di qualcuno.


RIFLETTO

• La morale della favola è stata evidenziata in giallo. Rileggila con attenzione e, insieme ai compagni e all’insegnante, spiegala con parole tue e rifletti sul suo significato.

Letture 3
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