Non era un essere umano. Non poteva esserlo. Era quattro volte più grande degli uomini. Così grande che la sua testa sovrastava le finestre del primo piano.
Indossava una lunga palandrana nera, una specie di mantello.
In una mano teneva un oggetto che a prima vista sembrava una tromba molto lunga e sottile.
La faccia era lunga, pallida e rugosa, con due orecchie smisurate come ruote di un camion.
Il naso era affilato come una lama di coltello, e sopra brillavano due occhi scurissimi.
Sotto il mantello nero indossava una specie di camicia senza colletto e un vecchio panciotto di cuoio piuttosto sporco, del tutto privo di bottoni.
I pantaloni erano di un verde slavato, troppo corti per le sue gambe. Ai piedi portava sandali buffi, con una grande apertura in cima per farci passare gli alluci.
La sua voce era forte ed echeggiava come un tuono.
R. Dahl, Il GGG, Salani Editore
PAROLE NUOVE
• Slavato significa:
sbiadito, pallido
pulito
SCOPRO IL TESTO
• Il personaggio descritto è:
una persona normale
un essere minuscolo
una creatura gigantesca