La maggior parte degli amici che ho sono italiani, perché io vivo nella società italiana. Se dovessi farmi un autoritratto, senza pensare ai miei genitori, mi disegnerei biondo con gli occhi azzurri. Poi mi chiedo: ma io sono davvero così?
Allora mi rifaccio con gli occhi a mandorla, bassetto e con i capelli neri. Per un periodo, non ho avuto una mia identità nazionale, ero ancora ambiguo tra l’essere cinese e italiano.
In quel periodo mi offendevo sia se un cinese mi chiamava «italiano» sia se un italiano mi diceva «cinese». Ero come la carne di soia che non sta né sul banco della carne né su quello del pesce perché è di origine vegetale.