Nei giorni d’inverno, quando mi svegliavo, la mamma mi avvolgeva in una coperta di lana e mi portava giù, in cucina. E da lì vedevo la «magia».
La mamma posava un po’ di carta sul piano del focolare, sopra la carta metteva dei ramoscelli secchi e su questi qualche pezzo di legno più grosso.
Poi prendeva da una scatolina uno steccolino di legno, lo strofinava e all’improvviso nasceva una fiammella. Avvicinava la fiammella alla carta e subito si sprigionava il fuoco.
Il fuoco, con le sue fiamme dai colori diversi, era per me un mistero.
Osservavo a lungo, sotto il paiolo della polenta, mentre la mamma rimestava la farina, le lunghe fiamme che salivano da ogni parte e parevano vive, con quei colori mai uguali: rosso, violetto, giallo e persino verde e azzurro.
adatt. da M. Lodi, Il cielo che si muove, Editoriale Scienza
PAROLE NUOVE
• Secondo te, che cos’è lo steccolino di legno?
Un giochino
Un fiammifero
HO CAPITO
• Che cos’è la «magia» di cui parla il bambino?
L’accensione del fuocoLa preparazione della polenta
• Che cosa gli piace osservare?
La cucina in invernoLe fiamme «vive» e colorate