Letture 2

PICCOLO IMPIASTRO

C’era una volta un cane che si chiamava Piccolo Impiastro.

Non era un cane buono, non era affettuoso e nessuno era affettuoso con lui.

Gli piaceva mordere, ringhiare alla luna, scavare buche nel giardino e rincorrere i bambini.

E si divertiva a spaventare le vecchiette.

A Natale amava nascondersi vicino al caminetto e mordere il piede a Babbo Natale quando scendeva giù dal camino.

Ma una volta, una fredda vigilia di Natale, accadde una cosa strana... Al posto dello stivale di Babbo Natale, nel camino apparve un regalo avvolto in carta lucida con un biglietto:


Per Piccolo Impiastro da Babbo Natale.

La pace e l’allegria siano sempre nel tuo cuore.


Piccolo Impiastro voleva morderlo, ma provò una strana sensazione… era felice! 

La coda iniziò a scodinzolare come non aveva mai fatto prima. Non riusciva a fermarla!

Pensò: «Ma allora qualcuno mi vuole bene! Forse non sono poi un cane così cattivo? Ma io vorrei essere un cane buono... Voglio diventare buono!».

Piccolo Impiastro andò a prendere le pantofole del suo padrone e le portò a Babbo Natale, che fu felicissimo di poter scaldare un po’ i suoi piedi prima di riuscire in quella fredda notte d’inverno.

Da allora sono passati molti anni, e Piccolo Impiastro è diventato un cane affettuoso.
Attende con ansia l’arrivo di Babbo Natale e gli lascia sempre un regalino accanto al caminetto.


J. Rowe in Il libro Unicef di Natale, Editrice Piccoli


HO CAPITO

• Osserva i disegni e metti in ordine i momenti della storia numerandoli.


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