L’equilibrio naturale

- In un ecosistema i produttori, i consumatori e i decompositori sono presenti in numero uguale?
- Che cosa succede in un ecosistema se un elemento della catena alimentare aumenta o scompare?

Tra i viventi di un ambiente c’è un equilibrio numerico naturale: questo non significa che i vari viventi sono presenti in uguale numero (come vedrai tra poco) ma che le piante bastano agli erbivori, gli erbivori bastano ai carnivori, i carnivori bastano ai loro predatori e i decompositori sono sufficienti a decomporre i resti di tutti gli organismi.
L’equilibrio naturale dell’ambiente dipende anche dal fatto che i carnivori si cibano di animali diversi e quindi sopravvivono anche se un certo tipo di preda scarseggia.
Prede e predatori, infatti, possono far parte di catene alimentari diverse.
Come puoi osservare nello schema in basso, l’insieme delle catene alimentari che hanno degli elementi in comune forma una rete alimentare. Lo schema non rappresenta i decompositori, che eliminano ad ogni passaggio le sostanze di rifiuto. La rete alimentare comprende tutti i viventi di un determinato ambiente (come un bosco, uno stagno o un tratto di mare).
Un ecosistema conserva l’equilibrio naturale se i rapporti alimentari tra le specie rispettano le regole rappresentate dalla piramide alimentare, spiegata alla pagina seguente.

La piramide alimentare

L’equilibrio naturale di un ecosistema dipende dall’equilibrio tra le sostanze alimentari prodotte e quelle consumate.

Questo equilibrio si verifica quando:
• i vegetali produttori sono più numerosi dei consumatori primari (erbivori che si nutrono di vegetali);
• gli erbivori sono più numerosi dei consumatori secondari (carnivori che mangiano erbivori);
• i consumatori secondari sono più numerosi dei consumatori terziari (carnivori che mangiano carnivori).
Questo equilibrio è rappresentato nella piramide alimentare illustrata qui sotto.

Il numero degli individui diminuisce a mano a mano che si sale nella piramide. Ciò accade perché occorrono molti organismi piccoli per nutrire pochi organismi grandi (per esempio, molte farfalle per nutrire una sola rana).

Se l’equilibrio si rompe
Qualsiasi modifica in un «gradino» della piramide rompe l’equilibrio dell’intero ecosistema. Se, per esempio, le piante diminuissero, non basterebbero a nutrire gli erbivori, che morirebbero causando, di conseguenza, la morte dei carnivori.
Sono molte le cause che possono rompere l’equilibrio. Quando sono naturali (siccità, alluvioni…) l’ecosistema spesso può ristabilire l’equilibrio da solo.
Le attività dell’uomo, invece, a volte modificano irrimediabilmente l’equilibrio naturale, che non si ristabilisce più.

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