Gli autori dei Vangeli

Era esattore delle tasse e divenne Apostolo di Gesù. Il suo simbolo è un uomo alato, perché nel suo Vangelo evidenzia la discendenza umana di Gesù. Il suo Vangelo, composto probabilmente ad Antiochia, in Siria, fra il 70 e l’80 d.C. è indirizzato ai cristiani provenienti dal giudaismo, e presenta Gesù come il nuovo Mosè che dà alla sua Chiesa la nuova Legge. Matteo e Luca sono gli unici due evangelisti a parlare della nascita di Gesù al tempo del re Erode.

Era un discepolo di Pietro. Intorno al 70 d.C. mise per iscritto la predicazione di Pietro ai cristiani di Roma. Nel suo Vangelo, scritto per i non Ebrei che si erano convertiti al Cristianesimo, vuole testimoniare che Gesù è il Figlio di Dio. Il suo simbolo è il leone alato, perché il suo Vangelo comincia con la predicazione di Giovanni, forte come il ruggito del leone nel deserto.

Era uno storico e medico greco, discepolo di Paolo. Nel suo Vangelo, scritto negli stessi anni di quello di Matteo, tra il 70 e l’80 d.C., evidenzia la bontà di Gesù misericordioso verso i poveri, i piccoli e i peccatori pentiti. È anche autore del libro degli Atti degli Apostoli, che narrano la vita delle prime comunità cristiane. Il suo simbolo è il toro, animale che veniva usato dagli Ebrei nei sacrifici, perché all’inizio del suo Vangelo presenta il sacerdote Zaccaria nell’atto di offrire un sacrificio a Dio.

Era un pescatore di Betsaida. Era l’Apostolo più giovane e più amato da Gesù e prese con sé Maria dopo la morte e risurrezione del Cristo. Il suo Vangelo fu messo per iscritto verso la fine del 90 d.C., probabilmente dai suoi discepoli della comunità di Efeso, in Asia. In esso Giovanni ci presenta Gesù, vero uomo e vero Dio, come vera è la parola eterna di Dio. Il suo simbolo è l’aquila, perché il suo Vangelo si eleva come il volo dell’aquila verso la luce, verso Dio.