Quel pomeriggio Sara, Peter e Patty erano andati al Green Life e avevano deciso di visitare la sezione di Oceanografia, dove sapevano che i biologi marini erano alle prese con un delfino.
Subito, Peter s’incamminò insieme alle due ragazze lungo la sala, dove c’era una serie infinita di vasche protette da vetri alti fino al soffitto.
Dietro nuotavano pesci di ogni forma e provenienza: banchi di cavallucci marini, barracuda dal muso appuntito, pesci tropicali di tutti i colori, meduse dai lunghi tentacoli e perfino una piovra che stava aggrappata contro il vetro con le potenti ventose.
In una vasca a parte, guizzava un gruppo di piranha dai denti affilati.
Tutte creature che i biologi di Green Life curavano per poterle riportare nel loro ambiente di vita naturale.
Poi, oltre la porta a vetri, i tre amici scorsero Jane Fisher circondata dai suoi collaboratori. Erano tutti in piedi vicino al bordo di una grande piscina e fissavano interessati una sagoma azzurra che nuotava avanti e indietro.
Appena Sara aprì la porta, fece un sorriso felice: adorava tutte le creature marine e adesso non vedeva l’ora di conoscere quel delfino.
- Ciao, mamma! - salutò, entrando nella stanza assieme al fratello e a Patty.
Immediatamente corse ad accucciarsi sul bordo della piscina.
- Ciao, come stai?
Il delfino fece un salto verticale uscendo interamente dall’acqua ed emise un verso acuto, come per salutare i ragazzi.
- Finalmente siete arrivati! - esclamò la dottoressa Fisher e aggiunse:
- Vi presento Azul. È appena arrivato dal Brasile. Ha una pinna ferita, ma guarirà presto.
I tre ragazzi passarono così il resto del pomeriggio a giocare con Azul e fu davvero uno spettacolo!
Chiara Fiengo - Clare Stringer, Un lupo da salvare, Piemme
