CENERENTOLA

C’era una volta un ricco mercante che era rimasto vedovo con una bambina. Si risposò con una vedova che aveva due figliole. La povera fanciulla fu obbligata a servirle e a sfaccendare in cucina, tanto che finirono per chiamarla Cenerentola, a causa delle sue vesti a brandelli sporche di cenere.
Quando si venne a sapere che il figlio del re avrebbe dato un ballo per scegliere la sua futura sposa, tutte le ragazze del regno si diedero un gran da fare con i preparativi, ma a Cenerentola fu impedito di parteciparvi.
La sera del ballo la poveretta si rannicchiò accanto al camino. A un tratto apparve una fata, la cui bacchetta magica sprizzava scintille.
- Non piangere, piccina - le disse la fata, - recati nell’orto e scegli una grossa zucca e sette topolini bianchi, al resto penserò io.
Cenerentola ubbidì, e la zucca, con un colpo di bacchetta magica, fu tramutata in una splendida carrozza tutta d’oro e i topolini in sei cavalli bianchi e in un cocchiere. I poveri abiti di Cenerentola caddero ed essa apparve in vestiti splendenti. I suoi miseri zoccoli furono sostituiti da due minuscole scarpette di cristallo.
- La carrozza ti porterà al palazzo reale, ballerai con il principe ma, ricordati, vieni via dalla festa prima che l’orologio suoni dodici rintocchi, perché il mio incantesimo a mezzanotte finirà.
Quando la fanciulla entrò nel salone della festa, il principe le andò incontro e volle danzare soltanto con lei, mentre si chiedeva chi fosse quella meravigliosa fanciulla mai vista prima d’allora.
Cenerentola era così felice che si dimenticò l’ammonimento della fata e quando l’orologio della torre scandì i primi rintocchi della mezzanotte dovette fuggire così in fretta che, nello scendere il lungo scalone, perse una delle sue scarpette.
Il principe ordinò che le musiche cessassero e che si spegnessero i lumi, la festa era finita. Mentre gli invitati se ne andavano, un servo gli portò la scarpina di cristallo.
Il principe fece cercare per tutto il regno la fanciulla che potesse calzare la scarpetta, ma inutilmente.
I messi del principe un giorno giunsero anche alla casa di Cenerentola.
Le due sorelle tentarono invano di indossare la scarpina, neanche metà del loro piede vi entrava.
Quando comparve Cenerentola, le sorelle cercarono di cacciarla via, ma il messo fece fare la prova anche a lei.
Come per incanto la scarpetta calzò il piedino di Cenerentola e, nello stesso istante, le sue vesti lacere divennero splendide e tutto l’aspetto di Cenerentola mutò.
Immediatamente una carrozza la trasportò a palazzo, dove il principe e Cenerentola si sposarono con grandi festeggiamenti.
Jakob e Wilhelm Grimm, Le fiabe del focolare, Einaudi

LETTURE 3
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