L’OCCHIO DEL DRAGO

Teo e Giò erano due passerotti che abitavano nella chioma di una grande quercia.
Un bel mattino Giò si svegliò e vide un grande occhio azzurro che lo guardava attraverso le foglie.
Subito avvertì suo fratello, che dormiva beato nel nido.
- Teo, svegliati, presto! - gli sussurrò all’orecchio.
Teo si svegliò di soprassalto.
- Ehi, che succede? - disse un po’ seccato. - Sembra quasi che tu abbia visto un drago!
Giò fece di sì con la testina e indicò a Teo l’occhio misterioso.
- Hai ragione! - esclamò lui pigolando sotto voce, improvvisamente preoccupato. - È proprio un drago!
In quel momento il vento soffiò più forte e il drago si mosse. I due uccellini per la paura non riuscirono neppure a spiccare il volo.
Stavano per mettersi a piangere, quando sentirono delle voci provenire da terra.
- Insomma, Luca, mi vuoi dire dove è andato a finire? - chiese una voce di uomo.
- È lassù, papà. Qui c’è il filo, lo vedi? - rispose la voce di un bambino. - È rimasto impigliato tra le foglie della quercia.
I due uccellini si sporsero oltre il bordo del nido e guardarono di sotto: c’erano un uomo e un bambino che armeggiavano con un lungo filo che si perdeva in mezzo ai rami del loro albero. L’uomo afferrò il filo e lo tirò con forza: un grande aquilone a forma di drago si fece largo fra i rami e scese leggero fino a terra. Il bambino batté le mani contento.
- Il mio aquilone! Grazie, papà!
I due uccellini si guardarono stupiti e si misero a ridere: tanta confusione per un semplice drago di carta colorata!
Stefano Bordiglioni, Un attimo prima di dormire, Einaudi Ragazzi
Apri la storia!
Leggi di seguito le sequenze in cui può essere suddivisa la fiaba.
Segna con la matita nel testo l’inizio di ogni sequenza.
1 Giò vede un grande occhio e sveglia Teo.
2 I due uccellini pensano che sia l’occhio di un drago.
3 Il «drago» si muove e i due uccellini sono terrorizzati.
4 I due uccellini sentono le voci di un uomo e di un bambino.
5 I due uccellini scoprono che il drago è un semplice aquilone.
6 I due uccellini ridono perché si sono spaventati per nulla.


LETTURE 3
LETTURE 3
CI VUOLE UN SORRISO!