CI HO RIPENSATO!
Quell’anno i genitori di Maurizio pensarono di iscriverlo a un gruppo scout (si pronuncia scaut). Dopo aver conosciuto i ragazzi che frequentavano il gruppo, venne il momento di fare la prima uscita: due settimane in campeggio!
Era la prima volta che Maurizio andava in campeggio e soprattutto che restava così a lungo fuori casa.
Dopo due giorni scrisse una lettera ai suoi, dove diceva:
“Carissimi papà e mamma, il campeggio è molto bello: nuotiamo, giochiamo, facciamo cose molto interessanti, però non si mangia come a casa.
E poi la notte c’è un gran silenzio e c’è un gufo che non mi lascia dormire. Non si potrebbe fare che resto una sola settimana? Secondo me è molto meglio di due”.
Maurizio imbucò la lettera e cominciò ad aspettare la domenica.
Nei giorni successivi però le cose cominciarono a cambiare. In una partita di pallavolo giocò benissimo e fece vincere la sua squadra. Venne scelto insieme ad altri ragazzi per campeggiare proprio in riva al lago, cosa concessa solo a pochi. Al lago i ragazzi facevano mille cose interessanti: tiravano con l’arco, costruivano zattere e raggiungevano l’isoletta di fronte alla spiaggia.
«Speriamo che la lettera non arrivi a destinazione!» pensò tra sé ricordando quello che aveva scritto ai suoi.
«Stare qui è troppo bello!»
Kathryn Jackson, 365 storie, Mondadori