L'Ora di Religione - N° 3

Il senso dell amore. Osserviamo i colori e l armonia delle linee. L immagine è così perfetta da sembrare «un opera non dipinta da mano umana . L unità compositiva è data dal reciproco protendersi del Figlio verso la Madre e della Madre verso il Figlio. Sembra rimandare all amore di Cristo per l umanità (rappresentata dalla Madre) e all amore dell uomo per Cristo, amore che partecipa al mistero della Salvezza. La guancia della Madre è appoggiata alla guancia del Figlio in atteggiamento di ineffabile tenerezza. Il volto del Bambino sembra contemplare profondamente quello della Madre. Le posizioni reciproche, la gestualità, ogni particolare esprimono l amore vicendevole. Il Bambino, che cinge con il braccio il collo della Madre e si protende verso il suo volto, appare il Salvatore misericordioso che si china sull umanità. La Vergine stringe il Bambino accentuando il lato materno di Maria. Il volto di Maria. leggermente reclinato, dolce e quasi triste, pur ricevendo l abbraccio del Figlio. Perché? Racconta l evangelista Luca che Simeone disse a Maria: «E anche a te una spada trafiggerà l anima e che Ella «serbava tutte queste cose nel suo cuore (Lc 2,34-5,51). Il volto di Maria è il volto di una madre; la sua sofferenza è quella di tutte le madri che in Lei si sono per secoli riconosciute. l immagine della Chiesa del «già e non ancora , «che porta in sé la salvezza pur attendendola ancora, che confessa questa salvezza e contempla la Risurrezione attraverso la Croce . Sono gli occhi di una madre che segue la vita di ogni uomo, di ogni suo figlio da quando il Figlio, dalla Croce, indicandole Giovanni le ha detto: «Donna, ecco tuo figlio , consentendole così di partecipare in modo unico al mistero di Redenzione quale Madre di tutti gli uomini. Quello sguardo rivolto lontano significa anche la sua attenzione all uomo che la invoca, al peccatore che le chiede di intercedere presso Dio. Maria è la nuova Eva. Lo sguardo accentua la spiritualità del volto, realizzato in toni scuri verde oliva e ravvivato da qualche tocco di rosso. L immagine di questa icona e scaricabile dai LA LETTURA DELL OPERA Sarà bene accertarsi, come «attività propedeutica a questo Laboratorio , che i bambini abbiano ben chiara la differenza tra fatti certi e di fantasia, e che sappiano riconoscere, senza incertezze, i primi dai secondi. Infatti, quel Bambino, Gesù, il Cristo che «pur essendo di natura divina (Fil 2,5-9), entrato nella Storia attraverso il «sì di Maria, è divenuto per i cristiani il mediatore tra Dio e gli uomini, vero Dio e vero uomo. L icona della Madre di Dio esprime il mistero della divina maternità di Maria: sulla tavola, in alto, parte a sinistra e parte a destra, si intravede l iscrizione in greco «Madre di Dio . Gesù, il Figlio di Dio e Figlio di Maria, è nelle braccia di sua Madre. Maria sembra essere stata colta da un abile fotografo nell istante in cui il Figlio la abbraccia teneramente (l icona è anche conosciuta come «Madre di Dio della Tenerezza di Vladimir ). Ha il volto spiritualmente intenso, contemporaneamente tenero, dolce, triste, melanconico, penetrante, profondo, comprensivo. Sembra assorta in meditazione, attenta a cogliere l evento della Redenzione che attraverso di lei si compie. un immagine che trabocca dell amore L Ora di Religione Le sue mani. La sinistra indica il Bambino: la via da seguire, Colui al quale rivolgersi: «Fate quello che vi dirà , dice alle nozze di Cana. Ma ha anche il significato di Colei che intercede presso il Figlio in favore del genere umano, rifugio dei peccatori. Maria, con il suo gesto, ci invita ad alzare gli occhi verso Gesù «perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna (Gv 3,16-17). I Padri della Chiesa usano molto il termine parrhisia, cioè libertà di parlare 45 Dicembre 2023 PRIMARIA di Dio per noi. Pur essendo una rappresentazione mariana è, in realtà, un immagine cristologica perché Maria è la via che porta a Cristo. Nel 1812 la preziosa icona venne portata via da Mosca per sottrarla alla razzia napoleonica. Successivamente venne riportata nella Cattedrale della Dormizione nel Cremlino. Nel tempo l icona venne più volte ridipinta (nella prima metà del Duecento, agli inizi del Quattrocento e nel 1514) e ricoperta da una preziosissima riza (copertura metallica che lascia intravvedere solo i volti e le mani). Nel 1918 la Commissione Panrussa di Restauro decise di ripulirla e si scoprì che della primitiva pittura si erano conservati solo i volti della Vergine e del Cristo. Dopo il restauro l icona, ridotta a oggetto da museo, fu collocata nella Galleria di Stato Tret jakov di Mosca, mentre la riza, capolavoro di oreficeria, si trova nel Museo d Arte del Cremlino.

L'Ora di Religione - N° 3
L'Ora di Religione - N° 3
Dicembre 2023