Nella Terra di Canaan

IERI

Gli Ebrei erano pastori nomadi che vivevano in Mesopotamia. Erano divisi in tribù, guidate da un capo, chiamato patriarca. Quando trovavano un posto favorevole si stabilivano in villaggi di tende, attorno ai quali coltivavano cereali.

Intorno al 1850 a.C. gli Ebrei intrapresero un lungo viaggio, sotto la guida del patriarca Abramo, dalla città di Ur, in Mesopotamia, fino alla Terra di Canaan.

Le caratteristiche del territorio spinsero i Fenici a scegliere il mare come principale via di comunicazione e a dedicarsi alla navigazione e ai commerci. Sui monti della Fenicia crescevano fitte foreste di cedri, da cui i Fenici ricavavano il legno per costruire le loro navi.

OGGI

L’antica terra dei Fenici corrisponde oggi allo Stato del Libano, un piccolo Paese di circa sei milioni di abitanti, che per anni è stato sconvolto da numerosi conflitti. Ancora oggi è teatro di guerre religiose tra la popolazione musulmana e quella cristiana. La capitale è Beirut.

A lungo il popolo ebraico ha vissuto disperso in tutto il mondo. Dal 1948 si è riunito nel territorio dell’antica Palestina, formando l’attuale Stato di Israele. In quella zona vivono anche i palestinesi, che hanno lingua e religione diverse dagli ebrei. Ciò ha generato conflitti che continuano ancora oggi.

Gerusalemme è la città santa per tre grandi religioni monoteiste. È sacra per gli ebrei, perché era la capitale dell’antico Regno di Israele. Lo è per i cristiani, perché qui Gesù Cristo fu crocefisso e risorse. È sacra anche per i musulmani, in quanto vi sorge l’antica Moschea di Omar, dove si trova la roccia da cui, secondo la tradizione, Maometto compì l’ascesa al cielo.