GUIDA PER L'INSEGNANTE 1-2-3

ambito tematico 1 sscoprire Dio classe 1 noiosa fate, sempre in giro, di qua e di là, dove vi trascina il vento. Guardate me, sono ancora così giovane eppure sono già padrone di un iceberg: è tutto mio. Conoscete un altro pinguino con un iceberg tutto suo? . Le nuvole correvano, correvano e il pinguino chiuse gli occhi: «Sono il più bello, il più forte, il più coraggioso pinguino del mondo... ma... perché sono così triste? . Grossi lacrimoni presero a scorrergli sul becco e il pinguino non sapeva perché. Prese a singhiozzare così forte che perfino le nuvole si spaventarono. Ma ecco che un giorno, fra le nuvole, il pinguino intravide un puntolino nero. Piano piano si ingrandiva, quindi si stava avvicinando. Il pinguino aguzzò gli occhi: era un gabbiano e volava sempre più basso. Nessun gabbiano si era mai posato sul suo gelido iceberg e il pinguino era tutto eccitato dalla novità, ma chiuse gli occhi per non darlo a vedere. Il gabbiano si avvicinò cautamente al pinguino. Il pinguino sollevò la testa. «Ah! , disse il gabbiano, «pensavo che fossi morto! Anche ieri eri lì immobile . «Sì, e anche l altro ieri , pensò il pinguino, «e il giorno avanti e quello avanti ancora... , ma era terribilmente contento che finalmente ci fosse qualcuno! «Buongiorno! , disse il gabbiano. «Io mi chiamo Fortala , aggiunse. «E tu come ti chiami? . Il pinguino non lo sapeva perché non aveva mai avuto bisogno di un nome sull iceberg. «Non ho un nome , disse. «Che stupidaggine! , brontolò il gabbiano. «Tutti hanno un nome. Ti chiamerò Solo Solo . «Trovo che sia un nome magnifico! , disse il pinguino. Il gabbiano si mise allora a fargli un sacco di domande: cosa faceva lì, perché viveva da solo, com era il pesce da quelle parti. Il pinguino rispose a tutto, ma aveva poco da dire. Dovette ammettere che su quell iceberg si annoiava. A quel punto il gabbiano disse: «Ma perché non te ne vai verso la terraferma? a neanche mezz ora di volo da qui, e là ci troveresti un mucchio di altri pinguini . Solo Solo rispose: «Altri pinguini! . E raddrizzò la testa. Sì, doveva andare là. Anche se il viaggio fosse durato settimane, lui ci doveva arrivare. Si fece così indicare la direzione giusta e si tuffò. Non aveva mai nuotato con tanta energia. Fortala gli volò sopra per un po , poi lo salutò: «Arrivederci Solo Solo! Tieni duro e ci arriverai! , e filò via come una freccia. Solo Solo si ritrovò nell immensità dell oceano, ma almeno adesso sapeva dove voleva andare e finalmente aveva uno scopo nella vita. La traversata fu lunghissima, estenuante. Tante volte il pinguino fu tentato di tornare indietro, poi finalmente, più morto che vivo, approdò ad una spiaggia sconosciuta. « sfinito , disse una voce. « arrivato da poco , disse qualcun altro. «Chissà da dove viene, poverino , aggiunse una vocina... « un pinguino molto grazioso , disse un altra. E una tenera carezza gli sfiorò il becco. Solo Solo era troppo stanco per raddrizzarsi, tuttavia aprì gli occhi e vide la più graziosa pinguina che potesse immaginare. « vivo! , dissero insieme i pinguini. «Portiamogli qualcosa da mangiare! . Sotto il becco di Solo Solo, in un momento, si ammucchiarono pesci e pesciolini. Mangiò di vero gusto, circondato dai suoi nuovi amici. Ora Solo Solo abita in una spiaggia piena di pinguini e non è mai stato così felice, anche se non è il più bello, il più forte, il più coraggioso e non possiede un iceberg tutto suo. Ha anche cambiato nome, non si chiama più Solo Solo ma... (prova tu ad indovinare come si chiama!). (da Bruno Ferrero, Tutte Storie, Elledici) 16

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