I popoli del mare

- Perché alcune popolazioni si stabilirono vicino al mare?
- In che modo gli uomini impararono a sfruttare il mare?
- Anche vicino al mare l’agricoltura era l’attività principale?



Le terre dove nacquero le prime civiltà del mare presentano piccole pianure povere di corsi d’acqua e molti rilievi montuosi coperti da boschi. Non è il terreno ideale per l’agricoltura!
Ma il legname dei boschi offriva in abbondanza la materia prima per costruire le navi.
Sfruttando le risorse di questo ambiente di mare, gli abitanti svilupparono caratteristiche molto diverse dai loro vicini delle pianure fluviali. Essi furono soprattutto commercianti e navigatori.
Con gli scambi commerciali non erano solo le merci a viaggiare: c’era la possibilità di incontrare altri popoli con diverse lingue e abitudini, di confrontare le conoscenze, di apprendere tecniche sconosciute, di ascoltare nuove storie: il mare, i viaggi, gli scambi erano una grande ricchezza!

Le coste sono ricche di insenature, veri e propri porti naturali: in caso di mare mosso, era facile trovare un riparo sicuro.

Le prime imbarcazioni furono semplici zattere e piroghe.
In seguito gli uomini iniziarono a costruire navi munite di vele, remi, timone e àncora, adatte ad affrontare i forti venti e il mare aperto.

Grazie al clima mite, su alcune colline era possibile coltivare viti, ulivi e cereali e allevare capre e pecore. Il mare ricco di pesce era un’ottima risorsa alimentare.

Le navi trasportavano: grano, olio, vino, oggetti di artigianato e stoffe.

I navigatori impararono a orientarsi osservando le stelle per viaggiare anche di notte.

Storia 4
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FORZA RAGAZZI!