QUADERNO OPERATIVO

Gli Egizi e la vita dopo la morte

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I Libri dei Morti sono raccolte di formule magiche, preghiere e immagini su papiro che servivano a guidare il defunto nell’oltretomba. Gli Egizi credevano infatti che, dopo la morte, l’anima dovesse essere giudicata degna di poter entrare nell’Aaru, il paradiso. Uno dei documenti più famosi è il Libro di Hunefer, che risale al XIII secolo a.C. Questo papiro, lungo cinque metri e mezzo, racconta il viaggio nell’aldilà di Hunefer, uno scriba che visse a Tebe. Tra le altre scene è rappresentata anche la rituale pesatura del cuore: su una bilancia a due piatti venivano posti il cuore del defunto e una piuma, che rappresentava Maat, dea della giustizia e della verità. Se il cuore risultava più leggero della piuma, il defunto aveva agito bene in vita, in caso contrario non era degno di accedere all’Aaru e il suo cuore veniva dato in pasto ad Ammit, divinità mostruosa con la testa di coccodrillo e corpo di leone e d’ippopotamo.


A. Hunefer arriva nel regno dei morti accompagnato da Anubi, che lo conduce verso la bilancia del giudizio.
B. Il dio Thot registra il peso del cuore su un papiro.
C. Anubi, il dio dei morti, ha posto sulla bilancia il cuore di Hunefer.
D. Hunefer dichiara ai giudici dei morti di non avere colpe.
E. Ammit è ai piedi della bilancia, è pronta a ingoiare il cuore nel caso la prova fallisca.
F. Hunefer ha superato il giudizio e il dio Horus lo presenta a Osiride, dio dell’oltretomba, che gli dà il permesso di vivere nell’Aaru.
G. Su una stele è scritta un’adorazione a Osiride.
H. La moglie e la figlia di Hunefer piangono il defunto.

Storia 4
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