In queste due pagine trovi testi e immagini che parlano della scuola sumera e dell’importanza della scrittura. Leggi e osserva attentamente.
I Sumeri sono stati gli inventori della scuola. Gli archeologi hanno ritrovato molte tavolette di argilla, che hanno riconosciuto come esercitazioni di scolari perché contenevano errori e correzioni.
La scuola si chiamava edubba che significa «casa delle tavolette».
Il capo insegnante si chiamava ummia, cioè «padre della scuola».
Le lezioni iniziavano all’alba e terminavano al tramonto, perciò gli scolari dovevano portarsi il pranzo da casa.
I ragazzi scrivevano su tavolette di argilla fresca utilizzando uno stilo, una cannuccia con una estremità a punta triangolare per incidere la creta e l’altra estremità piatta per poter cancellare.
Imparavano a scrivere e a leggere, studiavano la matematica, le scienze, la musica e imparavano a memoria i miti, come le storie del re di Uruk Gilgamesh e del suo amico Enkidu.
«L’arte della scrittura è appassionante, non ti sazia mai.
L’arte della scrittura è difficile da imparare, ma colui che l’ha appresa avrà il mondo in mano.
Cura l’arte della scrittura, ed essa ti arricchirà.»
Da un antico testo sumero