GUIDA AL TESTO - AMBITO DISCIPLINARE 2-3

361-550 discipline_Layout 1 23/07/20 19:44 Pagina 417 METODOLOGIE DIDATTICHE GEOGRAFIA LA NASCITA DELLA GEOGRAFIA E LA STORIA DELLE CARTE Unità di apprendimento in pratica Il nostro obiettivo è fornire un breve excursus storico sulla nascita della geografia, per intraprendere un percorso che aiuti gli alunni ancora così giovani a comprendere meglio il linguaggio della geograficità. Siamo consapevoli che la storia delle carte passa attraverso epoche e civiltà che non sono in programma in una classe 3ª primaria, ma ci è sembrato importante fornire comunque un quadro cronologico e sequenziale completo ed equilibrato. Potremo cominciare spiegando agli allievi che Elisée Reclus fu un grandissimo geografo francese vissuto nel XIX secolo, ma che come tutte le persone geniali era anche un po «strano ; infatti definiva la geografia come la «storia nello spazio e la storia come la «geografia nel tempo . Già nella metà dell Ottocento, geografia e storia erano quindi considerate materie strettamente legate tra loro e con pari dignità. Nel XXI secolo possiamo confermare questa scelta culturale, perché, dal punto di vista del geografo, la geografia non è soltanto una disciplina che studia e rappresenta con le mappe (cartografia) la Terra da un punto di vista morfologico, ma prende in esame le cause naturali e umane e la cronologia delle trasformazioni geologiche e ne studia le conseguenze. Purtroppo nella Scuola primaria, spesso i docenti che insegnano le due discipline sono diversi: consigliamo in questo caso di lavorare in tandem, in modo cross-disciplinare, per supportare lo sviluppo cognitivo del bambino che non ha ancora immagazzinato bene il concetto di spazio-tempo1, fornendo le basi per aiutarlo a capire il proprio ambiente e analizzarne anche le complesse origini. Si tratta di proporre un modo di guardare il mondo, più che una serie di dati, formule o cifre da imparare a memoria. Parafrasando H. Gardner (professore di Scienze cognitive all Università di Harvard), l educazione scolastica impartita oggi non deve preparare gli alunni per un mondo del passato, ma per un mondo del futuro. Potremo proseguire proponendo una breve storia della geografia, raccontandola a puntate, semplificando i contenuti e adattando il linguaggio in base alle caratteristiche del gruppo classe. Ricordiamo però che alzando il tiro si favorisce lo sviluppo di un lessico appropriato, sempre meno infantile. In continuità con le discipline umanistiche, consigliamo l uso costante del vocabolario. NOTE 1. 1 J. Piaget: stadio operatorio concreto (6-12 anni). Lo sviluppo della nozione di tempo nel bambino, inteso come tempo fisico, è strettamente collegata con la nozione di movimento e di velocità. Il bambino, inizialmente, confonde la successione degli eventi percepiti con le successioni e le distanze spaziali. 417

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