in Africa, nei territori della Rift Valley.
Anche lui nomade, fu il primo uomo a percorrere lunghi tragitti, molto probabilmente per cacciare e cercare cibo. Resti fossili di Homo ergaster sono stati trovati anche al di fuori dell’Africa: in Europa
e in Asia (in Cina e in Indocina).
L’Homo ergaster era più alto dell'Homo habilis, poteva arrivare fino a 1 metro e 80 centimetri, e aveva un cervello più sviluppato, molto più simile all'uomo di oggi. Come gli altri ominidi, non aveva una lunga speranza di vita: raramente superava i 40 anni di età.
L'Homo ergaster, il cui nome significa «artigiano», era molto abile a lavorare la pietra. Riusciva infatti, dopo lunghe ore di lavoro, a produrre le amigdale, delle pietre durissime a forma di mandorla scheggiate su entrambi i lati.
L'amigdala era più tagliente rispetto al chopper e veniva usata per tagliare, raschiare, dissotterrare e spezzare. Poteva anche essere fissata a un bastone e trasformarsi così in un temibile strumento per cacciare.
Con questa specie di lancia gli Ergaster potevano uccidere le prede con minori rischi per la propria vita.