Mettiamoci alla PROVA

LA GIRAFFA VANITOSA

In una grande foresta viveva una giraffa bellissima, agile e snella.

Sapendo di essere ammirata da tutti gli animali era diventata superba e non aveva più rispetto per nessuno, né dava aiuto a chi glielo chiedeva.

Un giorno la scimmia decise di darle una lezione. Facendole tanti complimenti la condusse verso la palma più alta della foresta, i cui datteri erano troppo in alto persino per la giraffa.

La giraffa, per quanto allungasse il collo, non riusciva a raggiungere il frutto. Allora la scimmia, con un balzo, saltò sul dorso della giraffa, poi sul collo e infine si issò sulla sua testa e afferrò i frutti desiderati.

Tornata a terra, la scimmia disse alla giraffa: - Vedi, sei la più alta e la più bella, eppure non puoi fare a meno dell’aiuto degli altri animali.

La giraffa imparò la lezione e da quel giorno cominciò a collaborare con gli altri animali e a rispettarli.


G. Favaro, T. Colombo, I bambini della nostalgia, Mondadori


CONOSCO LE PAROLE

• L’espressione «si issò sulla sua testa» (riga 9) significa:

salì sulla sua testa
passò sulla sua testa
scrollò la testa


LEGGO E COMPRENDO

• Qual è la morale di questa favola?

Non bisogna essere invidiosi.
I frutti che crescono in alto sono i migliori.

Bisogna sempre collaborare con gli altri e rispettarli.


ANALIZZO IL TESTO

• La giraffa è:

invidiosa
superba
generosa

• Questa storia è una favola perché:

i protagonisti sono animali parlanti con i difetti e le qualità degli uomini

si svolge nella foresta
ha un lieto fine

• Segna a lato del testo con l’azzurro l’inizio della favola, con l’arancione lo sviluppo e con il verde la conclusione.


Letture 3
Letture 3
TUTTI A SCUOLA CON RUDI