Mettiamoci alla PROVA

GIRICOCCOLA

C’erano una volta tre sorelle: la più grande filava l’oro, la seconda l’argento e la terza la seta. Quest’ultima si chiamava Giricoccola ed era non solo buona e gentile, ma anche la più bella. Per questo le sorelle erano invidiose di lei.
Ogni sera la Luna passava davanti alla finestra, guardava le ragazze e diceva: 
 
Quella dell’oro è bella,
quella dell’argento è più bella,
ma quella della seta le vince tutte,
buona notte belle e brutte. 
 
A quelle parole le sorelle maggiori si sentivano divorare dalla rabbia.
Così un giorno si rivolsero a una strega.
- Lasciate fare a me - disse la strega. Si travestì da vecchietta e offrì a Giricoccola un pettinino stregato. Era così bello che la ragazza, appena lo vide, se lo mise in testa e… si trasformò in una statua!
Dopo qualche tempo, il figlio del re vide la statua e se ne innamorò. La comprò e la mise nel suo palazzo.
Un giorno, mentre le carezzava la testa, il pettinino stregato si sfilò dai capelli e Giricoccola tornò viva. Immaginate la gioia del figlio del re! Subito la chiese in sposa e poco dopo furono celebrate le nozze.

I. Calvino, Fiabe italiane, Einaudi

CONOSCO LE PAROLE

• L’espressione «si sentivano divorare dalla rabbia» (riga 9) significa:
si preoccupavano molto 
si arrabbiavano tantissimo 
si sentivano infelici

LEGGO E COMPRENDO
• Perché la ragazza si mette il pettinino in testa?
Per pettinarsi. 
Perché i regali non si rifiutano mai. 
Perché il pettinino le piace molto.

ANALIZZO IL TESTO
• Colora di rosso il cartellino della protagonista, di verde il cartellino dell’antagonista.
la strega
Giricoccola

• Segna a lato del testo con l’azzurro l’inizio della fiaba, con l’arancione lo sviluppo e con il verde la conclusione. 


Letture 3
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