LA TESTUGGINE E IL GABBIANO
Lei appena nuotava, lui a stento volava. Facevano sempre più fatica a procurarsi il cibo, perché gli altri gabbiani e tartarughe arrivavano sempre prima di loro.
Un giorno i due si trovavano sulla spiaggia, a guardare il mare.
- Com’è bello, il mare! Com’è grande! - diceva la testuggine.
- Com’è bello, il mare! Com’è grande! - diceva il gabbiano.
- Ah, se potessimo arrivare a quell’isolotto laggiù! - diceva la testuggine.
- Sì lo conosco! - disse il gabbiano. - È bellissimo, e pieno di cibo: ma come andiamo fino là? Il mio volo non basta più, e il tuo nuoto nemmeno!
Restarono in silenzio e guardarono tristi le onde. Poi la testuggine disse:
- lo non nuoto più, ma potrei mettermi capovolta nell’acqua, e galleggiare...
E il gabbiano disse: - lo non so più volare, ma potrei aprire le ali come vele, e prendere il vento, e dirigere la navigazione!
Così fecero e piano piano, un po’ a zig zag, arrivarono sull’isolotto solitario, e lì rimasero per molti anni, pescando, riposando e guardando il mare.
R. Piumini, C’era una volta, ascolta, Einaudi Ragazzi
CONOSCO LE PAROLE
• L’espressione «a stento» (riga 3) significa:
a fatica
con facilità
controvoglia
LEGGO E COMPRENDO
• Perché la testuggine e il gabbiano vogliono andare via (righe 1-10)?
Perché avevano voglia di viaggiare.
Perché si sentivano soli.
Perché erano vecchi e nel luogo in cui vivevano facevano fatica a procurarsi il cibo.
ANALIZZO IL TESTO
• I fatti avvengono:
in un tempo precisoun giorno qualunque
una notte
• Il racconto è fantastico perché:
i due animali si comportano come esseri umanii due animali non esistono nella realtà
Letture 3
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