Il cavallino bianco

IL CAVALLINO BIANCO

C’era una volta una giostra con due automobiline, una carrozza, un cavallino bianco, un razzo giallo e rosso, una bicicletta e una barchetta azzurra.
Durante il giorno la giostra girava, ma di notte stava ferma e allora tutti chiacchieravano.
- Non siete stanchi di stare qui, legati a questo palo? - disse una notte il cavallino bianco. - Non facciamo altro che girare...
- Già, a me gira sempre la testa! - disse l’automobilina rossa. - Ma dove potrei andare? Io conosco solo questa strada circolare... Le strade vere sono così grandi e rumorose!
- A me piacerebbe andare in giro... - disse l’automobilina blu. - Ma mi mancherebbero le risate dei bambini.
- E tu, razzo, che ne dici? - chiese il cavallino bianco.
- Dico che noi non siamo cose vere: io sono un razzo finto, tu sei un cavallino finto. Siamo solo pezzi di legno, metallo e plastica, e il nostro posto è questo!
Tutti restarono zitti e la notte passò.
Il giorno dopo la giostra riprese a girare: i bambini ridevano, la musica suonava, ma il cavallino bianco aveva il cuore triste.
A un certo punto gli montò in groppa una bambina che non rideva come tutte le altre, e che cominciò ad accarezzargli il collo. Il cavallino bianco oscillava su e giù con più lena del solito, per provare a farla ridere: ma lei non rideva, lo accarezzava soltanto.
Poi la giostra si fermò: mentre scendeva, la bambina gli sussurrò all’orecchio:
- Ci vediamo alla fontana a mezzanotte!
Quando la giostra si fermò e le luci si spensero, il cavallino sentì addormentarsi gli altri intorno: ma lui restò sveglio, con una strana sensazione dalla criniera alla coda.
A mezzanotte, qualcosa cominciò a battergli dentro.
E il cavallino sentì che non era più di legno, ma carne e ossa.

Allora diede uno strattone, ruppe le cinghie che lo legavano al palo e i chiodi che lo tenevano alla pedana: con un salto scese, con un altro fu alla fontana, dove la bambina lo aspettava.
Lui bevve un sorso d’acqua fresca, lei gli saltò in groppa, e questa volta rideva, e se ne andarono via verso il paese delle fate bambine e dei cavallini felici.

R. Piumini, Mi leggi un’altra storia?, Einaudi Ragazzi

HO CAPITO

• Qual è il sogno del cavallino bianco?

Girare per sempre sulla giostra

Andarsene via

• La bambina che sale sul cavallino bianco:

ha paura 

è seria 

ride più delle altre


PAROLE NUOVE

Con più lena vuol dire:

con più energia

con più leggerezza


SCOPRO IL TESTO

• Cancella con una linea la parola sbagliata tra le due in corsivo e completa la frase.
Il racconto che hai letto è realistico/fantastico perché …

• Nel racconto ci sono personaggi:

solo realistici 

solo fantastici 

sia realistici sia fantastici

• Indica con R i fatti realistici, cioè che potrebbero accadere nella realtà, e con F i fatti fantastici, cioè che non potrebbero mai accadere nella realtà.

La giostra gira per tutto il giorno. 

Di notte le postazioni della giostra chiacchierano.

Sulla giostra i bambini ridono. 

Una bambina sale sul cavallino bianco.

Il cavallino bianco diventa vero. 

Le postazioni della giostra vorrebbero andarsene.

• Il «paese delle fate bambine e dei cavallini felici» è un luogo:

realistico

immaginario

Letture 3
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