L’olfatto più sopraffino del regno animale appartiene agli elefanti. Questa loro particolarità è stata favorita dall’evoluzione, che ha trasformato la loro proboscide - necessaria per afferrare gli oggetti - in un lungo e finissimo naso semovente.
Per esempio, i pachidermi sanno distinguere, solo dall’odore, un uomo della tribù Masai da un uomo dei Kamba (i primi li cacciano e sono, pertanto, temuti). Gli elefanti sanno anche riconoscere il passaggio di un loro familiare odorando il terreno imbevuto della sua urina.
La proboscide non serve soltanto ad annusare: formata da più di centomila muscoli, può sollevare pesi di oltre 250 kg, ma è anche così sensibile che consente di strappare un solo filo d’erba.
Serve anche per barrire, portare acqua e cibo alla bocca, lanciare fango o fungere da boccaglio mentre il pachiderma nuota sott’acqua.
Ma c’è di più: è usata per parlare con il linguaggio dei segni: se forma una «S» significa «voglio fare conoscenza». Se invece gli elefanti le incrociano si stanno salutando con una stretta... di «naso»!
adatt. da www.focusjunior.it
PAROLE NUOVE
• Gli elefanti hanno un olfatto sopraffino, cioè:
eccellente
scarso
• La loro proboscide è semovente, cioè:
molto agitata
dotata di movimento
autonomo
SCOPRO IL TESTO
• Qual è l’argomento del testo?
La storia dell’evoluzione della proboscide degli elefanti
A che cosa serve la proboscide degli elefanti
HO CAPITO
• Sottolinea nel testo le varie funzioni della proboscide.