Non se lo poteva impedire, di sognare a occhi aperti.
Ogni dettaglio curioso della vita lo stuzzicava, e la mente cominciava subito a vagare.
Vagava intorno al mostro del temporale che scuoteva il tetto.
Al borbottio lontano del drago del vulcano, che faceva venire il singhiozzo al pavimento.
Alla forma della sua camera, con quella scala incompleta, che avrebbe potuto condurre a un castello al piano superiore.
P. Muñoz Ryan, P. Sís, Il sognatore. Storia del ragazzo che diventò Pablo Neruda, Mondadori