Era una bambina che viveva più in acqua che fuori.
Quando non la trovavi, sapevi dove cercarla: o era nella vasca da bagno riempita fino all’orlo con la maschera da sub, o era in piscina.
Appena finivano le scuole andava al mare dai nonni, anzi andava direttamente nel mare.
E siccome era un mare zeppo di alghe verdi, a quella bambina i capelli diventarono verde-alga: prima verde chiaro, poi verde così così, poi verde proprio verde.
- Aiuto, aiuto, mia nipote è diventata un’extraterrestre! - gridava la nonna.
Lei, invece, con i capelli verdi si piaceva proprio.
Il problema erano i compagni che, a settembre, all’inizio della scuola cominciarono a chiamarla Testa di Lattuga, Spinaciona, Cicorino…
Lei all’inizio ci rimase male: ma si sa che molti bambini hanno il vizio di prendere un po’ in giro.
Ma la nonna le diceva sempre: - Una risata al giorno toglie il medico di torno.
Comunque, non tutti i bambini erano maleducati. Certi le avevano dato nomignoli bellissimi: Verde-Menta, Verde-Mare, Alghina-Verde… e un bambino si innamorò di lei, e addirittura si tinse i capelli di un verde uguale al suo.
V. Lamarque, La bambina bella e il bambino bullo, Einaudi Ragazzi
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