Paolo di Tarso

Paolo di Tarso


Nel libro degli Atti degli Apostoli si racconta che, grazie alla predicazione degli Apostoli, nel volgere di poco tempo molti Ebrei della Palestina si convertirono alla religione cristiana. Sempre negli Atti si racconta la storia di un giovane ebreo che, convertitosi alla religione cristiana, ne divenne un attivo testimone e predicatore. Si chiamava Saulo ed era in origine un acerrimo nemico di coloro che seguivano gli insegnamenti di Gesù, tanto che si distinse per le numerose persecuzioni a loro inflitte. Ma un giorno…

Strada facendo, mentre stava avvicinandosi a Damasco, all’improvviso una luce dal cielo lo avvolse. Cadde a terra e udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». Egli rispose: «Chi sei, o Signore?». «Io sono quel Gesù, che tu perseguiti! Ma ora, alzati, entra in città, là troverai qualcuno che ti dirà quello che devi fare».

dal libro degli Atti 9, 3-6

A causa di quel bagliore, Saulo rimase cieco per tre giorni fino a quando Anania, un cristiano della comunità di Damasco avvisato dal Signore, lo andò a trovare, gli impose le mani e gli restituì la vista.
A questo punto la sua vita cambiò totalmente: si convertì alla religione cristiana, si fece battezzare e incominciò a predicare la Parola di Gesù.

Focus

Negli Atti degli Apostoli si dice che Saulo si chiamava anche Paolo. Infatti è con questo nome che fu conosciuto presso le comunità cristiane.
Paolo era il nome romano che aveva preso il padre di Saulo quando aveva ottenuto la cittadinanza romana e che poi aveva trasmesso al figlio. Questi, dunque, aveva un nome ebraico (Saulo) e uno romano (Paolo).


Attività

1. Rispondi.
• Come mai Saulo rimase cieco per tre giorni?
• Che cosa significa per Saulo il Battesimo?
• Ricordi altre persone che si sono convertite al Cristianesimo?
2. In classe, dopo aver visto anche il video, prova a fare con i tuoi compagni una drammatizzazione, ripercorrendo la vita di Saulo, dalla giovinezza alla conversione.


Paolo ben presto capì che la missione che Dio gli aveva affidato era quella di annunciare il Vangelo anche agli Ebrei, ma soprattutto ai pagani, diventando così «l’Apostolo delle genti». Iniziò perciò a viaggiare lungo le sponde del Mar Mediterraneo, affrontando le insidie del mare e percorrendo chilometri su chilometri a piedi. Il suo entusiasmo era sempre vivo. Passando di paese in paese, annunciava la parola di Dio, incoraggiava i cristiani a mettere in pratica il Vangelo, convertiva nuove persone e organizzava le nuove comunità cristiane.

Il mio compito è di rivolgermi a tutti: ai popoli di civiltà greca e agli altri, alla gente istruita e agli ignoranti.
dalla Lettera ai Romani 1, 14

Nel corso del suo ultimo viaggio arrivò come prigioniero a Roma, dove fu decapitato. Paolo, infatti, arrestato a Gerusalemme con l’accusa di essere un sobillatore, venne mandato a Roma per essere giudicato dall’Imperatore, in quanto cittadino romano.
Le imprese e la predicazione di Paolo sono raccontate, oltre che nel libro degli Atti degli Apostoli, nelle lettere da lui scritte alle varie comunità cristiane dell’Asia Minore, della Grecia e di Roma.

Dizionario

Pagani: in origine erano chiamati così gli abitanti dei villaggi e delle campagne che, a causa della lontananza dalle città, non conoscevano ancora il Cristianesimo e continuavano a seguire il culto degli dèi. Il termine, poi, passò a indicare tutti coloro che non seguivano il Cristianesimo.


Attività

1. Rispondi.

Perché Paolo fu chiamato «l’Apostolo delle genti»?

2. Con i tuoi compagni componete un cartellone. Al centro, in stampatello maiuscolo, scrivete il nome «Paolo» e attorno le parole e gli aggettivi che vi vengono in mente pensando a lui.

VOLUME 4-5
VOLUME 4-5
LUCE DI STELLE