Il sabato del villaggio

LEGGO così!

Leggi prima il testo della poesia, con le definizioni delle parole «difficili». Osserva i disegni per comprendere bene il contenuto.
Poi completa sui puntini, nei riquadri a lato.

QUANDO? Al tramonto
CHI? ............................................
CHE COSA FA? Ritorna dalla campagna con l’erba che ha raccolto per i suoi animali e con in mano un mazzolino di rose e di viole che domani, giorno di festa, si metterà sul petto e nei capelli per farsi bella.

La donzelletta vien dalla campagna
in sul calar del sole,
col suo fascio dell’erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e viole,
onde, siccome suole, ornare ella si appresta
dimani al dì di festa, il petto e il crine.

QUANDO? Al tramonto
CHI? ............................................
DOVE? Sulla porta di casa
CHE COSA FA? Siede con le amiche a filare e racconta della sua giovinezza, di quando anche lei si faceva bella ornandosi con i fiori e, ancora sana e snella, ballava la sera con gli amici.

Siede con le vicine
su la scala a filar la vecchierella,
incontro là dove si perde il giorno;
e novellando vien del suo buon tempo
quando il dì della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch’ebbe compagni dell’età più bella.

QUANDO? A sera
DOVE? In cielo
CHI? La luce della ..............
CHE COSA FA? Crea le ombre che si allungano giù dai colli e dai tetti.

Già tutta l’aria imbruna,
torna azzurro il sereno, e tornan l’ombre
giù da’ colli e da’ tetti,
al biancheggiar della recente luna.

QUANDO? A sera
DOVE? Nel villaggio
CHI? La campana
CHE COSA FA? Suona e annuncia la festa del giorno seguente; quel suono rende tutti più felici.

Or la squilla dà segno
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta.

QUANDO? A sera
DOVE? ......................................
CHI? ............................................
CHE COSA FANNO? Gridano in gruppo e, saltando qua e là, fanno un allegro rumore; intanto…
CHI? ............................................
CHE COSA FA? Torna a casa fischiettando e, fra sé e sé, pensa al giorno di riposo che lo aspetta.

I fanciulli gridando
su la piazzola in frotta
fanno un lieto romore;
e intanto riede alla sua parca mensa
fischiando il zappatore
e seco pensa al dì del suo riposo.
Giacomo Leopardi

LETTURE 5
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