Il gioco del Senet
1 Gli antichi Egizi trascorrevano parte del loro tempo libero giocando e tra i loro giochi preferiti c’era il Senet. Il Senet era praticato da tutte le classi sociali, senza differenze di età o di sesso.2 Il gioco prevedeva due partecipanti ed era costituito da una scacchiera composta da 30 caselle, disposte su 3 file da 10. Ogni sfidante era in possesso di cinque o sette pedine di colore bianco o nero. All’inizio del gioco, le pedine erano disposte in modo alternato dalla casella 1 alla 10. Poi si spostavano in base al lancio di alcuni bastoncini, gli astragali che fungevano da dadi. Non si poteva occupare in due lo stesso posto: chi arrivava dopo doveva indietreggiare fino alla prima casella libera. Lo scopo del gioco era quello di far superare a tutte le proprie pedine l’ultima casella (l’occhio di Ra, il dio degli dèi) e poter entrare così nella vita ultraterrena.
3 Al gioco del Senet si riconosceva anche un’importante funzione religiosa, in quanto il movimento dei pezzi sulla tavola di gioco rappresentava il percorso dei defunti nell’aldilà. Nel Libro dei Morti, infatti, è scritto che il defunto deve disputare una partita contro un avversario invisibile per entrare nel regno dei morti. Senet significa appunto «passaggio », proprio per indicare il passaggio da questa ad un’altra vita.
4 Conosciamo il nome del gioco grazie alle iscrizioni ritrovate nella tomba del faraone Rahotep. Sappiamo anche che il faraone Tutankhamon era un vero appassionato del gioco del Senet: amava giocare a lungo in particolar modo con sua moglie Ankhesenamon. Nella tomba del faraone sono state rinvenute addirittura quattro tavolette di Senet complete.
www.giocolab.it
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