Il tempo dei giochi, per i bambini dell’antico Egitto, era molto scarso.
Meno di uno su cento frequentava, infatti, la scuola; tutti gli altri, già verso gli otto anni, incominciavano a lavorare con i genitori nei campi e nelle botteghe degli artigiani.
Nel breve tempo libero, i bambini egizi amavano giocare all’aperto: disputavano interminabili partite con palle fatte di stracci e giunchi (negli ambienti più ricchi erano confezionate con un pezzo di cuoio cucito o bordato di perline).
Le bambine si dedicavano ai giochi con la palla ma preferivano, soprattutto, la danza e i giochi di abilità.
Altri giochi molti diffusi erano quelli con sonagli, trottole di pietra, bambole e animaletti di legno o di pezza.
I bambini, inoltre, amavano collezionare e scambiare «figurine» scolpite in argilla, che rappresentavano animali come ippopotami, scimmie, coccodrilli o buoi.
Autori Vari, Una matita per imparare 4, Edizioni il capitello
IMPARO A STUDIARE
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