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La classificazione delle nuvole

Le nuvole che si muovono nel cielo assumono ogni sorta di forma, colore e dimensione. Tra i vari sistemi di classificazione introdotti, nessuno, finora, si è mostrato migliore di quello messo a punto dal meteorologo Luke Howard, nel 1803.
Egli ideò il suo sistema attraverso metodiche osservazioni delle nubi, comprendenti l’analisi delle loro forme e altezze.
Howard identificò tre forme fondamentali di nubi.
Gli strati: nubi che si formano a livelli orizzontali; sono grigiastre, uniformi e spesse; si mantengono basse nel cielo e, a volte, coprono le cime delle colline.
Spesso producono piogge deboli.
I cumuli: nuvole che si ammassano tra loro e crescono in altezza formando sommità dense e bianche, dall’aspetto simile ai cavolfiori.
Se continuano a crescere ulteriormente, possono diventare cumulonembi, portatori di pioggia e di perturbazioni.
I cirri: nuvole che si formano in alto nel cielo, dove l’atmosfera è così fredda che sono costituiti interamente di cristalli di ghiaccio. I venti sospingono i cristalli formando così ciuffi «a coda di cavallo».
La classificazione di Howard si è dimostrata così semplice ed efficace che è ancora usata dai meteorologi di oggi.
Brian Cosgrove, La meteorologia, De Agostini

Altezza e classificazione delle nuvole

SUSSIDIARIO DEI LINGUAGGI 4
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