I Padri del deserto

I PADRI DEL DESERTO


Fin dal III sec. d.C., un numero sempre crescente di persone decise di ritirarsi nel deserto, per vivere nella solitudine un modo di vita più cristiano, staccandosi dai beni materiali, concedendosi solo l'indispensabile: erano chiamati "padri del deserto". Uno dei più conosciuti è sant'Antonio Abate, nato nel 250 in Egitto. 
Essi ci hanno lasciato numerosissimi "detti" che fanno capire come la solitudine, il silenzio, la vita austera siano valori fondamentali nella formazione del cristiano.

Si può non litigare!


Due anziani monaci abitarono per lunghi anni la stessa cella e mai vennero tra loro in contesa.
Un giorno uno disse all'altro: «Proviamo a far lite tra noi due come fanno gli altri». E il monaco interpellato disse: «Non so cosa sia mai una lite». E il primo: «Ecco: tra me e te metto un mattone e io comincio col dire: questo è mio, e tu rispondi: no, non è tuo, è mio; le liti cominciano sempre in questo modo».
Misero in mezzo un mattone e uno disse: «Questo è mio»; e l'altro rispose: «No, questo è mio». E il primo: «Se è tuo, prendilo e va' in pace». E non riuscirono a far lite tra loro.
(da Le parole dei Padri del Deserto) 

- Nei box vi sono alcuni "detti" lasciatici dai monaci. Quali di questi ti piace di più? Perché? 

Come il ricordo del fuoco non riscalda, così la fede senza la carità.
Sii uomo di pace e di silenzio.
Chi vive con dei fratelli, non deve essere un cubo, ma una sfera, per poter rotolare verso tutti.
Solo quando si fa esperienza di ciò che è triste, allora si cresce in sensibilità e comprensione.
Odiare è già uccidere una persona.
Il sapiente spesso tace, parla poco e solo di cose gradite a Dio.

Volume 4-5
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